mercoledì 22 aprile 2015

Stella di Mare di Elisabetta Bricca

Un animo ribelle che lotta in una famiglia che non l’ama.
Tutti cercano di piegare il suo spirito libero, di spezzare i suoi sogni.
Un matrimonio forzato, una vita non desiderata.
Possono spezzarla e piegarla, ma non le ruberanno mai la sua forza.
L’incontro con il vero amore.
La rinascita dalla ceneri come la maestosa Fenice.
In un tempo in cui nessuno poteva decidere se essere libero o meno.
Lei sceglie di combattere, ma soprattutto di vivere.

Ricordate Elisabetta Bricca?
La scrittrice dalla mano magica, autrice dei capolavori “Il Falco di Maggio” e “D’Amore e di Ventura”? No? A questo punto dovrei punirvi a pentirvi in ginocchio sui ceci, ma siccome sono ancora emozionata per la lettura appena terminata, vi perdono!
Scherzi a parte, torniamo seri che qui è necessario.
Come dissi nelle precedenti recensioni, io adoro questa donna.
La sua penna è davvero magica, perché riesce a trasportarti in luoghi meravigliosi, ti fa venire voglia di visitarli e vederli con i tuoi occhi. Ma soprattutto sa arrivare dritta al cuore per le molteplici emozioni che ti sa regalare.
Ed io ho avuto l’onore di leggere in anteprima il suo nuovo capolavoro.
L’ho terminato ieri e ho ancora il cuore che batte come un tamburo!
Vi sto parlando di “Stella di Mare”.
Ambientato tra la Sicilia e Roma ai tempi di Mussolini e dell’avvento del fascismo, questo libro è un vero concentrato di generi. Elisabetta ha saputo racchiudere in un unico, splendido lavoro, il genere storico, contemporaneo e anche romance.
La storia parla di Stella, giovane rampolla di una ricca famiglia siciliana. Ma non è una ragazza viziata e frivola, come la vorrebbero tutti. Lei ha fantasia, tanta voglia di vivere e sognare. La scrittura è il suo rifugio da una famiglia che non le da il minino affetto: la madre la disprezza, il fratello la odia e il padre è un debole. L’unica ancora di salvezza per Stella è l’adorata nonna materna Olga. E anche l’amore per Fabrizio, suo grande amico.
Ma la sua vita viene stravolta da un matrimonio imposto, che la condannerà ad una vita infelice e solitaria con il conte Vincenzo. Tante volte il suo spirito sarà sull’orlo di spezzarsi, ma non si piegherà mai. Nonostante i tradimenti del marito, le mortificazioni e le umiliazioni.
E sarà la magica Roma a darle di nuovo la voglia di vivere. E soprattutto l’incontro col vero amore: Marlon l’artista.
Quanto ho amato il personaggio di Stella? Tanto, tantissimo. Lei è un vera stella marina, che le onde della vita non ha scosso e nemmeno spazzato via. Lei vive nel suo mondo fatto di sogni e scrittura, in cui trova rifugio. Un personaggio da amare, da ammirare soprattutto: per la forza che dimostra, la generosità verso il prossimo, l’amore per la vita e i sogni per un futuro migliore. Ma anche per il dolore per le continue vessazioni e mortificazioni. Cresciuta senza ricevere amore, se non dall’adorata nonna, intrappolata in una vita non desiderata e solitaria.
Finchè la sua vita non si incrocia con quella di Marlon: un artista, giovane bello e affascinante che vede il mondo attraverso i suoi quadri e ne fa la sua musa. Il loro amore è immediato, intenso e dirompente. Un sentimento che riaccende la fiamma della vita che stava per spegnersi per sempre nel cuore di Stella.
Ci sono tanti altri personaggi, come Vincenzo: il marito di Stella che spesso avrei appeso per dove dico io u.u
Un uomo vuoto, convinto che amore e sentimenti siano solo sciocchezze e debolezza. Anche se ho avuto l’impressione che questo modo di pensare gli pesasse… Ma ciò non lo giustifica.
Poi avremo la famiglia di Stella, ma stendiamo un velo: voglio lasciarvi il piacere di odiarli quanto me.
Peppina: domestica fedele e devota verso la sua signora, che appare per relativamente poco tempo e si fa amare.
Suor Carolina: animo generoso, candido e sempre pronto a perdonare. Un personaggio che incarna la pura e semplice carità. E anche la bontà nella sua forma perfetta.
Rosa e Donato: madre e figlio che avranno nella vita di Stella un ruolo molto importante, ma non voglio rivelare troppo.
La cosa bellissima di questo romanzo, come in tutti i romanzi della Bricca, sono le accurate descrizioni dei paesaggi e di ciò che circonda il personaggio in quel determinato momento.
Le terre della Sicilia sono descritte in maniera esemplare e lette da me, nelle cui vene scorre sangue siciliano, è stata una vera emozione. È molto tempo che non ci vado, ma se chiudevo gli occhi potevo percepire l’atmosfera che si respira in quei posti così magici.
Ma soprattutto un’altra cosa che si apprezza è l’accuratezza storica degli eventi: il libro è ambientato all’inizio dell’avvento di Mussolini e all’inizio del fascismo, nonché dell’imminente entrata in guerra dell’Italia. I miei nonni hanno vissuto in quel periodo, mio nonno era un partigiano e posso dire che avrebbe amato l’accuratezza e la precisione, ma soprattutto come Elisabetta ha mostrato il modo di pensare che tanti avevano in quell’epoca.
Questo romanzo si legge tutto d’un fiato proprio per le tante emozioni e sensazioni che sa regalare ad ogni capitolo!
Il libro è disponibile su Amazon proprio da oggi! Vi consiglio di non lasciarvelo scappare.
Perché non potete perdervi l’ennesima perla che questa meravigliosa donna ha saputo regalarci.
La ringrazio per avermi dato l’onore di leggerlo in anteprima, di avermi dato fiducia e dell’amicizia che mi dimostra sempre.
Vi invito a perdervi nella storia di Stella, non ve ne pentirete!
Consiglio questo libro?
Assolutamente sì!!!

Trama:

Sicilia, Roma
1937

Stella Paternò è un’aristocratica siciliana alla ricerca della propria identità, insofferente alle convenzioni sociali, sposata a un uomo che non ama più. Un matrimonio di convenienza e di facciata, scandito dai valori conservatori dei “Gattopardi”.
Stella non desidera avere figli, mentre per suo marito, Vincenzo Alliata, Duca di Salaparuta, il desiderio di un erede sfiora l’ossessione.
Stella cerca di stabilire anche un rapporto diretto con la servitù, per avere un po’ di calore umano e conforto, ma ne è inevitabilmente tradita.
E più i lacci delle convenzioni si stringono intorno alla sua vita, più lei si sente soffocare.
Finché Vincenzo ottiene un posto alla Camera dei Fasci a Roma e Stella deve seguirlo.
Tra i colori di una città magica come Roma e gli incontri con il bel mondo popolato da intellettuali e nomi di spicco dell’epoca, tra cui Edda Mussolini e Galeazzo Ciano, Stella si distrae, illudendosi di colmare il vuoto della sua vita. È, però, solo grazie all’incontro con Marlon, un pittore americano più giovane di lei, che per Stella comincia un viaggio alla scoperta della propria femminilità, per troppo tempo umiliata, verso un amore totalizzante e appassionato. Un amore vissuto al lume di candela in un piccolo, disordinato studio di Via Margutta e la follia di un regime che opprime ogni libertà.
Tra i vicoli della Città Eterna e l’ipocrisia di un mondo, come quello dell’aristocrazia, ormai in declino, una storia femminile di solitudine, amore, riscatto e ricerca del sé fino al triste epilogo: un addio improvviso, inaspettato, straziante a cui solo una lettera, anni dopo, potrà dare un senso.

Edizioni: Self Pubblishing
Genere: Romanzo femminile di formazione, narrato in prima persona.
Prezzo: 2.72
Ambientazione: Sicilia, Roma
Anno di ambientazione: 1938
Autrice: Elisabetta Bricca
Illustrazione: Elisabetta Baldan
Pagine: 224
Uscita: 22 Aprile 2015

Recensione "Il Falco di Maggio": qui
Recensione "D'amore e di ventura": qui  

Alla prossima recensione!!

 


Nessun commento:

Posta un commento